Il nostro Istituto Comprensivo “Nelson Mandela” si
estende nel territorio Bravetta-Pisana, nel Municipio XII, Distretto 24°; la
zona è inserita tra due grandi parchi naturali: Villa Pamphili e la Valle dei Casali, patrimonio naturalistico
e storico (Forte Bravetta).
Il nostro Istituto si trova in una parte semiperiferica
di Roma e del Municipio XII. La zona urbanistica in cui si trova l’Istituto non
è tra quelle più densamente popolate; negli ultimi anni è stata colpita
comunque da un grande investimento residenziale da parte del Comune di Roma e quindi sempre più abitata da
coppie giovani e da immigrati che lo scelgono per le sue peculiarità. Il
quartiere è dunque in espansione visto l’aumento di famiglie giovani con figli
in età scolare. Il contesto sociale è economicamente e culturalmente
diversificato: lo status socioeconomico e culturale delle famiglie è medio-
alto, cui si affianca una percentuale di studenti con entrambi i genitori
disoccupati di pochissimo superiore alla media italiana. Si evidenzia la presenza
di un considerevole numero di alunni stranieri, provenienti principalmente
dall’Africa e dall’Asia, e di alunni disabili che rappresenta un’opportunità di
arricchimento e di scambio culturale che si
cerca di attuare attraverso molteplici iniziative che puntano al
consolidamento dei valori irrinunciabili di solidarietà, accoglienza,
inclusione e al livellamento delle disuguaglianze sociali.
La scuola intrattiene rapporti ed iniziative con
associazioni di volontariato e sportive del territorio del XII Municipio e
fuori, per l’ampliamento dell’offerta formativa e per migliorare un servizio
culturale su un territorio non ricco di spazi culturali e ricreativi (teatri,
cinema, …) e centri di aggregazione. Diverse Associazioni offrono attività
sportive e culturali nei locali messi a disposizione dalle scuole del
territorio e nelle parrocchie. Nel territorio operano tre asili nido comunali.
L’Istituto è un importante presidio culturale del quartiere e come tale è il
luogo dove, con l’apertura dei suoi spazi, i bambini ed i giovani possono
trovare risposte al bisogno di socializzazione, di attività sportive e
culturali, di aggregazione.
Sono presenti sul
territorio alcuni circoli sportivi privati, una dislocazione del Ministero di
Grazia e Giustizia, di un polo ospedaliero di ricerca e riabilitazione,
l'Istituto San Raffaele, e della sede dell'Ateneo Pontificio Regina Apostolorum
in via degli Aldobrandeschi n. 190. Nella zona Pisana-Bravetta sono presenti
una biblioteca comunale in via Longhena, una piscina comunale, altri centri e
associazioni sportive comunali, centri sportivi privati, un piccolo centro
commerciale al cui interno è presente un ufficio postale, tre parchi giochi
privati (via dei Capasso, via della Pisana e via Longhena), due centri per
anziani. Emerge ancora una rete viaria che andrebbe adeguatamente potenziata,
nonché la mancanza di luoghi e/o spazi pubblici d'intrattenimento, di
formazione e di aggregazione per i nostri ragazzi e ragazze. Notevolmente
ridotti sono i progetti del Municipio destinati alle scuole.
Per quanto riguarda nello specifico il nostro Istituto,
esso è composto di tre sedi sostanzialmente vicine e facilmente raggiungibili
tra di loro: scuola primaria "A. Celli", scuola dell'infanzia e
primaria "I. Pizzetti", e scuola secondaria di 1° grado "R.
Villoresi". Per quanto riguarda la qualità delle strutture, la sede della
Celli è un edificio d'epoca dei primi del Novecento, silenzioso e appartato,
con la presenza di aule spaziose e una bassa densità media di alunni per
classe, con un cortile esterno e una biblioteca, mentre la sede "I.
Pizzetti" è una struttura abbastanza moderna con spazi interni organizzati
per le varie attività didattiche e uno spazio esterno con un campetto
utilizzato per le attività ricreative quotidiane. Per quanto riguarda, infine,
la sede della "R. Villoresi", è un edificio moderno con aule spaziose
e luminose con disponibilità di parcheggio, la palestra interna ed esterna, la
mensa con cucina interna, l'Aula Magna con palcoscenico, 2 Aule per il sostegno
e le attività progettuali. Per ciò che riguarda la dotazione multimediale delle
tre sedi, ci sono 7 LIM e 7 proiettori nella sede della scuola primaria
"A. Celli", con collegamento internet in tutte le aule, 4 LIM e 1
dispositivo mobile nella sede "I. Pizzetti"; 12 LIM e 1 proiettore
nella sede della scuola secondaria di 1° grado "R. Villoresi", con collegamento
Internet in tutte le classi. Ci sono, inoltre, complessivamente 48 PC nelle
aule, mentre 28 (tra PC e tablet) nei laboratori.
Gli interventi di manutenzione sono limitati a quelli di
estrema urgenza a causa di mancanza di fondi. Tale mancanza di fondi comporta
pure l’impossibilità di avere una migliore qualità degli arredi. Relativamente
alla qualità delle strutture, ecco quanto segue:
a. per la Sede "Celli" l'accesso principale si
trova alla fine di una breve strada stretta e senza uscita, con carenza di
parcheggi nelle vicinanze; per le attività motorie è utilizzato un ampio
ambiente che è stato minimamente attrezzato compatibilmente ai vincoli
architettonici dello stabile; la biblioteca non è opportunamente utilizzata e
necessiterebbe di un riordino; manca un laboratorio informatico, scientifico e
musicale;
b. per la Sede "Pizzetti", la struttura è
dislocata su diversi livelli, collegati tra loro da numerosi gradini (diffuse
barriere architettoniche), le aule sono molto calde nei mesi maggio/giugno, c'è
carenza di parcheggi, mancanza di laboratorio informatico, scientifico e
musicale;
c. per la Sede "Villoresi" emerge un'eccessiva
rumorosità di alcune aule che danno su via della Pisana, la densità elevata
delle classi, la presenza di alcune barriere architettoniche, la mancanza di
spazi adeguati per accogliere la biblioteca, un laboratorio scientifico e
musicale; il laboratorio informatico necessita di continua manutenzione ed è
ancora poco utilizzato.
Da tenere in considerazione, sulla base dei dati a nostra
disposizione, l’alta percentuale di docenti a tempo indeterminato (maggiore
rispetto alla città di Roma e alla regione Lazio), mentre coloro che hanno un
contratto a tempo determinato sono in percentuale di meno sia rispetto alla
città di Roma, al Lazio e all'Italia. La maggior parte dei docenti a tempo
indeterminato si colloca nella fascia tra i 45-54 (la percentuale è più alta
rispetto a Roma, Lazio e Italia) e con più di 55 anni (la percentuale è
leggermente inferiore rispetto a Roma, Lazio e Italia). La percentuale dei
docenti con meno di 35 anni è più alta rispetto alla città di Roma, Lazio e
Italia. Alta la percentuale dei docenti, dalla scuola dell'infanzia alla scuola
secondaria di 1°grado, in possesso del titolo di laurea; un buon numero di loro (e tra questi alcuni docenti di
sostegno) sono anche in possesso di titolo post universitari, e partecipano ad
attività di aggiornamento e formazione.
Dai dati del questionario studenti INVALSI emerge,
inoltre, uno status socio-economico e culturale delle famiglie complessivamente
medio alto. Su una popolazione di circa 1000 alunni, la percentuale di coloro
che non hanno la cittadinanza italiana è inferiore rispetto ai dati di Roma,
Lazio e Italia, e provengono principalmente dall'Africa e dall'Asia. Gli alunni
con disabilità e BES, nonché gli alunni stranieri, sono opportunità di
arricchimento umano e professionale, nonché di scambio culturale, attuabile
attraverso strategie rivolte al consolidamento di valori irrinunciabili come
solidarietà, accoglienza e inclusione, in cui la nostra scuola è fortemente
impegnata. I nostri alunni immigrati sono porta d'accesso anche per
l'integrazione delle loro famiglie: per loro sono attuati protocolli di accoglienza
e d'inclusione finalizzati al superamento sia delle difficoltà legate al
rapporto con famiglie non italofone sia all'attuazione di strategie adeguate
per alfabetizzazione e studio della lingua italiana L2.
In alcune situazioni, emerge ancora la mancanza di
un solido nucleo di riferimento familiare con cui interfacciarsi per una
significativa collaborazione scuola/famiglia; ci sono ancora difficoltà di
comunicazione con le famiglie non italofone, non sempre molto disponibili
all'integrazione culturale. Permane una carenza di risorse e di strategie
adeguate per l’alfabetizzazione e lo studio della lingua italiana L2 sia nella
scuola primaria sia nella scuola secondaria di 1° grado.
Il nostro Istituto
cura la centralità della persona in tutta la sua complessità, insegnando ad apprendere ed insegnando ad essere, attraverso un
percorso formativo che conduce al pieno sviluppo
delle potenzialità di ciascuno, in un sereno ambiente di apprendimento. Favorisce, inoltre, la
collaborazione fra i tre ordini di scuola, promuove lo sviluppo delle diverse
intelligenze anche attraverso le nuove tecnologie, è particolarmente attento a
valorizzare le eccellenze e a intervenire in modo efficace ed efficiente alle
esigenze dei propri alunni e delle proprie alunni più deboli o in situazione di
difficoltà per garantire a ognuno di loro uno sviluppo equilibrato e adeguato
alle esigenze di ciascuna personalità: in tale contesto è possibile per ogni insegnante
svolgere quel ruolo di mediatore che miri a potenziare le abilità cognitive di
ogni alunno e di ogni alunna, nessuno escluso, tenendo in considerazione la
caratteristica capacità di modificarsi di un essere umano e le opportunità di
apprendimento offerte dall'ambiente
circostante.
In armonia con le finalità formative e con gli obiettivi
concordati e condivisi dai Paesi della Comunità Europea, il nostro Istituto, e
ogni docente nel suo ruolo di educatore, si propone di educare alla cittadinanza europea guidando i propri alunni e le
proprie alunne ad un’apertura internazionale e motivandoli ad una cittadinanza
consapevole, con l’apprendimento di informazioni e di competenze che li aiutino
ad orientarsi e ad affermarsi nella complessità di un mondo sempre più
difficile e competitivo. Particolare importanza viene attribuita
all’acquisizione delle competenze- chiave europee. Come scuola ci si adopera,
inoltre, per innalzare i livelli di istruzione e le competenze di coloro che
vengono a frequentare da noi, rispettando i tempi e gli stili di apprendimento
di ciascuno, contrastando le disuguaglianze socio-culturali e territoriali,
recuperando l’abbandono e la dispersione scolastica, realizzando una scuola
aperta quale laboratorio permanente di ricerca, sperimentazione ed innovazione
didattica, di partecipazione e di cittadinanza attiva, garantendo il diritto
allo studio, alle pari opportunità di successo formativo ed all’istruzione
permanente.
Le finalità strategiche, ovvero la vision del nostro Istituto, possono essere così sinteticamente esplicitate:
1.
successo scolastico di ogni alunno e di ogni alunna (con
particolare riferimento alle varie tipologie di bisogni educativi speciali di
cui sono portatori) e sviluppo delle
competenze disciplinari e di cittadinanza, mediante il consolidamento delle
pratiche di recupero che si sono rivelate efficaci (corsi di recupero, attività
a piccoli gruppi), l’implementazione di nuove e l’attenzione alle competenze chiave
europee, in particolare alle lingue straniere e alle altre forme di linguaggio
(musica, arte, teatro);
2.
sviluppo della comunità educante mediante
l’alleanza scuola-famiglia-territorio, con il consolidamento e
l’implementazione del coinvolgimento delle famiglie nella vita della scuola,
favorendo azioni di cittadinanza attiva (anche attraverso la valorizzazione
della Banca del tempo ed altre associazioni del territorio), incontri di
dialogo e confronto (pedagogia dei genitori, conferenze a tema...), uso di
strumenti di comunicazione efficaci scuola-famiglia;
3.
promozione del benessere psicologico
e fisico di alunni/e, mediante l’impiego di metodologie inclusive,
l’acquisizione di abitudini di vita sane e l’attenzione ai valori della legalità;
4.
promozione del benessere
organizzativo, rivolto al personale dell’Istituto e a tutti i soggetti che
interagiscono con esso, che opera in base ad un principio di qualità del
servizio, ossia di soddisfazione delle legittime esigenze degli utenti interni (alunni, insegnanti, personale
amministrativo e ausiliario) ed esterni (famiglie);
5.
miglioramento della comunicazione interna ed esterna, nonché trasparenza.
Le principali coordinate di riferimento di tipo
organizzativo e realizzativo, ovvero la mission
per perseguire le suddette finalità possono essere esplicitate nel seguente modo:
1.
migliorare i processi di pianificazione, sviluppo, verifica e valutazione
dei percorsi di studio (curricolo del singolo studente, curricolo per classi
parallele, curricolo per ordine di scuola, curricolo d’Istituto);
2.
superare la dimensione trasmissiva dell’insegnamento e modificare
l’impianto metodologico in modo da contribuire fattivamente, mediante l’azione didattica,
allo sviluppo delle competenze chiave di cittadinanza europea, che sono
riconducibili a specifici ambiti disciplinari (comunicazione in lingua madre,
comunicazione in lingue straniere, competenze logico matematiche, competenze
digitali) ed a dimensioni trasversali (imparare ad imparare, iniziativa ed
imprenditorialità, consapevolezza culturale, competenze sociali e civiche);
3.
operare per la reale personalizzazione dei curricoli, sia in termini di
supporto agli alunni in difficoltà sia nelle direzioni dello sviluppo delle
potenzialità, delle attitudini e della valorizzazione delle eccellenze;
4.
tener conto degli esiti delle prove Invalsi al fine di progettare
iniziative di miglioramento delle competenze degli alunni e iniziative di
formazione dei docenti, soprattutto laddove emergono aree di criticità;
5.
monitorare e intervenire tempestivamente sugli alunni a rischio (a partire
da una segnalazione precoce di casi potenziali DSA/ BES/ dispersione);
6.
implementare la verifica dei risultati a distanza come strumento di
revisione, correzione, miglioramento dell’offerta formativa e del curricolo.
7.
potenziare ed integrare
il ruolo dei dipartimenti e delle Funzioni
Strumentali al POF;
8.
migliorare il sistema di comunicazione, la socializzazione e la
condivisione tra il personale, gli alunni e le famiglie delle informazioni e
delle conoscenze interne ed esterne relative agli obiettivi perseguiti, le
modalità di gestione, i risultati conseguiti;
9.
promuovere la condivisione delle regole di convivenza e di esercizio dei rispettivi
ruoli all’interno dell’istituzione;
10.
generalizzare l’uso delle tecnologie digitali tra il personale e
migliorarne la competenza;
11.
migliorare quantità e qualità delle dotazioni tecnologiche;
12.
migliorare l’ambiente di apprendimento (dotazioni, logistica);
13.
sostenere formazione e autoaggiornamento per la diffusione dell’innovazione
metodologico-didattica;
14.
implementare i processi di dematerializzazione e trasparenza amministrativa;
15.
accrescere la quantità e la qualità delle forme di collaborazione con il
territorio (reti, accordi, progetti, protocolli, intese);
16.
operare per il miglioramento del clima relazionale e del benessere organizzativo.