Gli alunni provengono da un contesto socio-economico e culturale medio-basso. L'economia del territorio, basata principalmente sul turismo e sul settore enologico ed agricolo, risente della crisi; pertanto si rilevano alcune situazioni di disagio estremo e ciò favorisce il flusso migratorio.
La presenza di alunni con cittadinanza non italiana e/o provenienti da contesti culturali svantaggiati, spesso con inserimenti in corso d'anno.
Il territorio su cui insiste la scuola è caratterizzato da un'economia basata sul turismo e l'enogastronomia. L'istituto collabora con l'ente locale, la ASL di riferimento e l'Unione dei comuni. Inoltre ha instaurato dei rapporti proficui con le principali agenzie educative extrascolastiche: l'Istituto di Musica, le associazioni sportive e culturali, le Terme, i servizi di volontariato AUSER e Misericordia, la Biblioteca comunale, gli scout, l'Oasi del Lago di Montepulciano, Legambiente, Coop Centro Italia. Il contributo del comune di Montepulciano riguarda il sostegno economico per una parte delle spese di funzionamento e per il sostegno ai diversamente abili; inoltre il comune sostiene la progettualità della scuola e gestisce il servizio mensa e i trasporti.
Il vincolo principale è rappresentato dalle risorse economiche non sempre adeguate alle esigenze. Altro vincolo è rappresentato dal numero dei plessi: 7, dislocati su tre frazioni. Questo rende difficoltoso il collegamento tra le scuole compresa l'organizzazione oraria dei docenti dislocati su più plessi. Inoltre richiede un'attenta programmazione delle uscite didattiche per le quali è quasi sempre necessario l'uso degli scuolabus.
Gli edifici dell'Istituto sono in condizioni accettabili. Sono stati realizzati dal Comune, lavori di edilizia leggera per ampliare alcune aule e garantire il distanziamento sociale richiesto dalle nuove disposizioni COVID, nei plessi di primaria Stazione e Acquaviva e Secondaria Acquaviva. Tutte le scuole sono facilmente raggiungibili e dotate di parcheggio. L'istituto si sta progressivamente dotando di LIM e pc per la didattica. Il registro elettronico “Nuvola” è in uso ormai da diversi anni. Oltre alle risorse provenienti dallo Stato e dall'Ente Comunale, la Scuola ha beneficiato dei fondi PON. Inoltre, partecipa alle raccolte-punti per incrementare la propria dotazione tecnologica e didattica.
Le risorse disponibili sono insufficienti rispetto all'esigenza di dotare tutta la scuola di strumenti tecnologici adeguati alle esigenze didattiche e di organizzazione. Inoltre, la dotazione tecnologica non è sempre di eccellente qualità.
Il personale docente risulta stabile in misura notevolmente superiore ai livelli di riferimento e questo garantisce una progettazione a lungo termine e un clima di collaborazione. La fascia di età dei docenti più rappresentata in questo istituto è quella di età compresa tra 45 - 54 anni ed minore rispetto a quella delle medie provinciali, regionali e nazionali.
I collaboratori scolastici (comprensivi dell’organico aggiuntivo COVID) sono distribuiti su 7 plessi e le scuole si sviluppano su più piani.
L'elevata percentuale delle ammissioni evidenzia attenzione al recupero delle conoscenze e abilità durante il percorso. Si rileva che i casi di non ammissioni si concentrano nel primo anno della Secondaria e non sono presenti nelle classi seguenti, ciò a conferma dell'efficacia delle attività di recupero. Analizzando la distribuzione degli studenti per fascia di voto conseguito all'Esame di Stato, si nota una certa omogeneità nella distribuzione per fasce di livello; dal confronto con i benchmark emerge che i risultati sono piuttosto in linea con i risultati provinciali, regionali e nazionali. Non ci sono abbandoni scolastici, ma alcuni studenti si trasferiscono in corso d'anno.
Dai dati riportati nella rendicontazione sociale si rileva ancora un'alta percentuale delle valutazioni negative nelle discipline scientifiche e in storia.
Gli studenti della scuola portano avanti regolarmente il loro percorso di studi, lo concludono e conseguono risultati soddisfacenti agli esami finali.
5- Positiva
La percentuale di studenti ammessa all'anno successivo è in linea con i riferimenti nazionali; non ci sono abbandoni, ma soltanto alcuni trasferimenti (percentuali lievemente superiori ai riferimenti provinciali, regionali e nazionali). La distribuzione degli studenti per fasce di voto all'Esame di Stato è piuttosto in linea con i riferimenti provinciali, regionali e nazionali.
Dalle tabelle dei risultati Invalsi, emerge che gli esiti degli studenti nelle prove di Italiano sono quasi sempre superiori alle medie sia per la Primaria che per la Secondaria; in Matematica sono generalmente superiori per la primaria, mentre per la secondaria i risultati sono sostanzialmente in linea con le medie regionali e superiori al livello del Centro e dell’Italia. Per l’Ascolto di Inglese i risultati sono generalmente inferiori per la Primaria e superiori per la Secondaria, mentre per la prova di Lettura i risultati sono leggermente inferiori per la Primaria e oscillanti per la Secondaria. In confronto a scuole con background simile le classi Quinte della Primaria hanno ottenuto una percentuale di risposte corrette generalmente superiore in Italiano, sempre superiore per Matematica, generalmente inferiore per Inglese. Le classi Terze della Secondaria hanno ottenuto una percentuale di risposte corrette superiore per Italiano, Matematica e nel Reading di Inglese, nel Listening due classi su tre hanno ottenuto una percentuale di risposte corrette superiore.
Bassa la variabilità tra e dentro le classi per Italiano e in linea con quella del Centro e dell’Italia, mentre la variabilità per Matematica è alta, superiore alla media nazionale, tra le classi e più bassa della media per la variabilità dentro le classi per la Primaria, per la Secondaria la variabilità tra e dentro le classi per Italiano è in linea con le medie nazionali, mentre per matematica è in linea con le medie per la variabilità dentro le classi ma più bassa per quella tra le classi. La variabilità tra le classi è difficile da controllare poiché i genitori scelgono il plesso dove iscrivere i propri figli ed ogni plesso si trova in luoghi diversi distanti tra loro e perciò ha bacini di utenza diversi. Un plesso evidenzia risultati negativi ripetuti tra i diversi ordini di scuola.
Gli studenti della scuola raggiungono livelli di apprendimento soddisfacenti in italiano e matematica in relazione ai livelli di partenza e alle caratteristiche del contesto.
4-
Si riscontra ancora una certa disomogeneità e un livello di cheating ancora alto in alcune classi della Primaria.
Le definizioni delle competenze chiave di cittadinanza sono in aggiornamento all'interno del curricolo, declinate per ordine di scuola. Tali competenze sono valutate tramite osservazioni sistematiche e occasionali, ma sono in via di definizione anche le relative prove strutturate di prestazione. La scuola da tempo ha adottato criteri comuni di valutazione del comportamento esplicitati nel PTOF. Dai questionari di autovalutazione rivolti agli alunni delle classi Terze della Secondaria di 1° grado si rileva che gli insegnanti comunicano sempre (42,4%) o spesso (45,5%) i criteri di valutazione e che le norme adottate dalla scuola nel regolamento di istituto sono considerate giuste dalla maggior parte degli studenti (69,7%).
Manca ancora la sistematicità nella somministrazione, nella valutazione e nel monitoraggio delle attività relative alle competenze chiave.
Gli studenti della scuola acquisiscono livelli soddisfacenti nelle competenze sociali e civiche, nell'imparare a imparare, nelle competenze digitali e nello spirito di iniziativa e imprenditorialità.
4-
Il livello delle competenze chiave di cittadinanza è globalmente buono; le competenze sociali e civiche sono generalmente sviluppate in maniera adeguata (collaborazione tra pari, responsabilità e rispetto delle regole). La maggior parte degli studenti raggiunge un'adeguata autonomia nell'organizzazione dello studio e nell'autoregolazione dell'apprendimento. Sono presenti alcune situazioni di comportamenti problematici in specifiche sezioni o plessi. La scuola adotta criteri comuni per valutare il comportamento e utilizza almeno uno strumento per valutare il raggiungimento delle competenze chiave e di cittadinanza degli studenti.
Si rileva una certa omogeneità negli esiti tra scuola primaria e secondaria: infatti, dai dati degli scrutini per Italiano, Matematica e Inglese risulta che le valutazioni in uscita dalla classe quinta della Primaria si discostano di poco da quelle al termine del primo anno della Secondaria. Per quanto riguarda il punteggio conseguito nelle prove Invalsi di Italiano e di Matematica del III anno del I grado del 2019 dalle classi V delle primarie così come erano formate nel 2016 emerge che i risultati sono generalmente superiori rispetto al punteggio medio nazionale, regionale e dell'area geografica di riferimento.
Per quanto riguarda la continuità con le scuole superiori, al momento essa è limitata alle attività di orientamento in entrata per i nostri studenti di terza della Secondaria ("Open Day" delle scuole superiori nel mese di novembre e "Studente alle Superiori per un giorno" nel mese di gennaio). La nostra scuola offre attività di orientamento (da quest'anno già per le classi 2e della Secondaria) e formula, per gli studenti delle classi 3e della Secondaria, consigli orientativi che vengono abbastanza seguiti. Manca però una vera e propria continuità tra Secondaria di I e II grado per quanto riguarda il feedback sulla valutazione in uscita dei nostri studenti che hanno frequentato il primo anno delle superiori.
Gli studenti in uscita dalla scuola hanno successo nei successivi percorsi di studio e di lavoro.
4-
I risultati degli studenti nel successivo percorso di studio sono generalmente positivi: solo alcuni studenti incontrano difficoltà di apprendimento (non sono ammessi alla classe successiva, hanno debiti formativi o cambiano l’indirizzo di studio) e il numero di abbandoni nel percorso di studi successivo è molto contenuto. Nel passaggio dalla scuola primaria alla secondaria in generale gli studenti non presentano difficoltà e conseguono risultati abbastanza in linea con i precedenti. Gli studenti usciti dalla primaria e dalla secondaria dopo due o tre anni ottengono risultati medi nelle prove INVALSI pari o di poco inferiori a quelli medi nazionali.
La scuola propone un curricolo aderente alle esigenze del contesto, progetta attivita' didattiche coerenti con il curricolo, valuta gli studenti utilizzando criteri e strumenti condivisi.
4-
La scuola ha elaborato un proprio curricolo a partire dai documenti ministeriali di riferimento. Sono stati definiti i profili di competenze per le varie discipline e anni di corso. Le attività di ampliamento dell'offerta formativa sono inserite nel progetto educativo di scuola. Gli obiettivi e le abilità/competenze da raggiungere con queste attività sono definiti in modo abbastanza chiaro. Nella scuola sono presenti gruppi di lavoro sulla progettazione didattica, la valutazione degli studenti e dipartimenti disciplinari cui partecipano tutti gli insegnanti. La progettazione didattica periodica nella scuola primaria viene effettuata per ambiti disciplinari e coinvolge tutti i docenti. La scuola utilizza il modello ministeriale di certificazione delle competenze. I docenti fanno riferimento a criteri di valutazione comuni definiti a livello di scuola, anche se solo in alcuni casi utilizzano prove standardizzate comuni per la valutazione. La progettazione di interventi specifici a seguito della valutazione degli studenti è diventata sistematica, ma non coinvolge ancora tutti i docenti in modo efficace.
La scuola cura gli aspetti organizzativi, metodologici e relazionali dell'ambiente di apprendimento.
4-
L’organizzazione di spazi e tempi risponde abbastanza alle esigenze di apprendimento degli studenti. Gli spazi laboratoriali sono usati da un buon numero di classi. La scuola incentiva l’utilizzo di modalità didattiche innovative. Gli studenti lavorano in gruppi, utilizzano le nuove tecnologie, realizzano ricerche o progetti. Le regole di comportamento sono definite e condivise nella maggior parte delle classi. I conflitti con gli studenti sono gestiti in modo per lo più efficace.
La scuola cura l'inclusione degli studenti con bisogni educativi speciali, valorizza le differenze culturali, adegua l'insegnamento ai bisogni formativi di ciascuno studente attraverso percorsi di recupero e potenziamento.
4-
Le attività realizzate dalla scuola per gli studenti con BES sono abbastanza efficaci. In generale le attività didattiche sono di buona qualità, anche se ci sono aspetti che possono essere migliorati. Il raggiungimento degli obiettivi previsti per gli studenti con BES sono periodicamente monitorati. La scuola promuove il rispetto delle differenze e della diversità culturale. La differenziazione dei percorsi didattici in funzione dei bisogni educativi degli studenti è piuttosto strutturata a livello di scuola, ma deve essere migliorata. Gli obiettivi educativi sono definiti e sono presenti modalità di verifica degli esiti, anche se non in tutti i casi. Gli interventi individualizzati nel lavoro d’aula sono piuttosto diffusi a livello di scuola.
La scuola garantisce la continuita' dei percorsi scolastici e cura l'orientamento personale, scolastico e professionale degli studenti.
4-
Le attività di continuità sono abbastanza strutturate. La collaborazione tra i docenti di ordini di scuola diversi è ancora da consolidare. La scuola realizza attività finalizzate ad accompagnare gli studenti nel passaggio da un ordine di scuola all’altro. Le attività di orientamento sono ben strutturate e coinvolgono anche le famiglie. La scuola realizza percorsi finalizzati alla conoscenza di sé e delle proprie attitudini. Gli studenti dell’ultimo anno e le famiglie, oltre a partecipare alle presentazioni delle diverse scuole, sono coinvolti in attività organizzate nelle scuole dell’ordine successivo. La scuola non monitora i risultati delle proprie azioni di orientamento; le famiglie e gli studenti seguono abbastanza il consiglio orientativo della scuola.
La scuola ricerca il dialogo con i genitori e l'esterno attraverso il sito, la somministrazione di questionari e la programmazione di incontri. Gli incarichi e le responsabilità sono abbastanza equamente distribuiti fra i vari ordini di scuola. L'utilizzo delle risorse economiche è abbastanza coerente con il PTOF. L'organico dei collaboratori scolastici è stato potenziato con n° 7 collaboratori scolastici per l'emergenza sanitaria.
La vision e la mission dell'istituto non sono sufficientemente condivisi. Il questionario di CS è compilato da poche persone. Il personale ATA in organico di diritto è insufficiente rispetto ai bisogni e alle caratteristiche della scuola.
La scuola definisce la propria missione e la visione, monitora in modo sistematico le attività che svolge, individua ruoli di responsabilita' e compiti per il personale in modo funzionale e utilizza in modo adeguato le risorse economiche.
3- Con qualche criticita'
La scuola favorisce e incoraggia la partecipazione del personale a iniziative di formazione, per una crescita, scambio e arricchimento professionale. Della formazione dei docenti si tiene conto anche per l'attribuzione del bonus per la valorizzazione del merito. La scuola promuove gli scambi e la collaborazione dei docenti nei vari gruppi di lavoro.
E' ancora da migliorare un sistema organico di raccolta delle buone pratiche per facilitarne la condivisione.
La scuola valorizza le risorse professionali, promuove percorsi formativi di qualita' e incentiva la collaborazione tra pari.
5- Positiva
La scuola ha stretto una buona rete di collaborazioni con enti, associazioni culturali, sportive e di volontariato. La progettazione scolastica tiene conto di queste relazioni. Per favorire il dialogo con le famiglie e la trasparenza, la scuola si è dotata da tempo del sito web e del registro elettronico.
Gli sforzi per coinvolgere positivamente le famiglie non sempre danno i risultati sperati: c'è un nucleo di genitori attivi e collaborativi, ma rappresentano una percentuale ancora troppo bassa rispetto al numero totale dei genitori. La scuola non ha mai chiesto un contributo volontario per far fronte alle spese scolastiche a causa della condizione socio-economica delle famiglie.
La scuola svolge un ruolo propositivo nella promozione di politiche formative territoriali e coinvolge le famiglie nella definizione dell'offerta formativa e nella vita scolastica.
4-
... realizzare nel lungo periodo attraverso l'azione di miglioramento. Le priorita' che la scuola si pone devono necessariamente riguardare gli esiti degli studenti. Si suggerisce di specificare quale delle quattro aree degli Esiti si intenda affrontare (Risultati scolastici, Risultati nelle prove standardizzate nazionali, Competenze chiave europee, Risultati a distanza) e di articolare all'interno quali priorita' si intenda perseguire (es. Diminuzione dell'abbandono scolastico nel primo anno di secondaria di II grado; Riduzione della variabilita' fra le classi; Sviluppo delle competenze sociali degli studenti di secondaria di I grado, ecc.). Si suggerisce di individuare un numero limitato di priorita' (1 o 2 per scuola) selezionandole all’interno di una stessa area o al massimo di due aree degli Esiti degli studenti. I traguardi sono di lungo periodo e riguardano i risultati attesi in relazione alle priorita'. Si tratta di risultati previsti a lungo termine (3 anni). Essi articolano in forma osservabile e/o misurabile i contenuti delle priorita' e rappresentano le mete verso cui la scuola tende nella sua azione di miglioramento. Per ogni priorita' individuata deve essere articolato il relativo traguardo di lungo periodo. Essi pertanto sono riferiti alle aree degli Esiti degli studenti (es. in relazione alla priorita' strategica "Diminuzione dell'abbandono scolastico nel primo anno di secondaria di II grado", il traguardo di lungo periodo puo' essere definito come "Rientrare nella media di abbandoni regionali pari al 4%, e precisamente portare gli abbandoni della scuola al di sotto del 4%"). E' opportuno evidenziare che per la definizione del traguardo che si intende raggiungere non e' sempre necessario indicare una percentuale, ma una tendenza costituita da traguardi di riferimento a cui la scuola mira per migliorare, ovvero alle scuole o alle situazioni con cui e' opportuno confrontarsi
Riduzione del gap che si è creato a seguito della DAD durante il lockdown, che ha evidenziato il disagio di alcuni studenti (svantaggiati per contesto socio-culturale e altro)
Ridurre le carenze degli alunni che hanno seguito poco e per nulla la DAD in modo da allinearli il più possibile alle competenze raggiunte dai compagni.
Riduzione della disomogeneità tra le classi.
Distribuzione più equa fra i vari livelli per rientrare nel 10% di differenza per ciascun livello tra la media dell'istituto e quella della Toscana.
Ridurre la disomogeneità tra le classi nel raggiungimento delle competenze chiave e di cittadinanza.
Ridurre del 10% la differenza nei livelli raggiunti tra le classi.
Creazione e condivisione di prove strutturate per classi parallele.
Definire in modo approfondito i profili di competenza chiave nel raccordo tra gli ordini di scuola.
Favorire l'inclusione e la differenziazione promuovendo attività di potenziamento e recupero.