Dal punto di vista socio-economico-culturale, il territorio si caratterizza per le trasformazioni avute negli ultimi anni. Esiste un sistema economico misto: nel tempo il paesaggio rurale ha subito notevoli trasformazioni dovute all'ampliamento urbanistico di alcune zone, allo sviluppo di imprese, soprattutto artigianali e commerciali, e alla progressiva industrializzazione di alcune aree. Ne consegue l'intensificarsi del flusso immigratorio e un discreto livello di benessere diffuso, in parte compromesso dall'attuale situazione economica di crisi. Il dato relativo agli studenti con famiglie economicamente svantaggiate è comunque nella media nazionale e regionale. L'amministrazione comunale si dimostra sensibile nel garantire l'inclusione sociale delle famiglie immigrate. Sarebbe auspicabile riuscire a distribuire in maniera più omogenea nel territorio gli studenti stranieri.
Lo status socio economico e culturale delle famiglie degli studenti risulta essere medio-basso. Il numero di studenti con famiglie svantaggiate è nella media. Nell'istituto comprensivo l'incidenza degli studenti con cittadinanza non italiana è pari al 18,98% e mediamente omogenea nei vari segmenti scolastici, ma disomogenea nella distribuzione territoriale. Si concentra soprattutto nel territorio di Vedelago centro e Barcon; infatti le famiglie straniere di Vedelago possono usufruire del trasporto comunale per la scuola dell'infanzia e primaria di Barcon.
La percentuale di disoccupazione nel Veneto è più bassa rispetto alla media nazionale; inoltre nel nostro territorio si registra un forte impegno lavorativo da parte di entrambi i genitori. A livello culturale il territorio si caratterizza per le numerose iniziative promosse dalla Biblioteca comunale, dalla scuola di musica, dai gruppi sportivi e dalle varie associazioni e gruppi di volontariato, nonché dalle parrocchie che rappresentano ancora un significativo centro per l'aggregazione giovanile. Da diversi anni l'amministrazione comunale investe somme importanti per migliorare l'offerta formativa scolastica: in particolare sovvenziona la facilitazione linguistica nell'I.C. di Vedelago. Inoltre il l'amministrazione comunale organizza il servizio pomeridiano di studio assistito per studenti svantaggiati e, anche con il contributo economico delle famiglie, il tempo integrato nelle scuole primarie.
Il Comune di Vedelago è una realtà complessa da gestire per la vastità del territorio, con numerosi plessi scolastici dislocati nelle sette frazioni caratterizzate da una forte identità locale. La percentuale di immigrazione nel Veneto è più alta rispetto alla media nazionale.
L'amministrazione comunale compartecipa alle spese di molti progetti finalizzati all'ampliamento dell'offerta formativa. Oltre ai finanziamenti assegnati dallo Stato e ai finanziamenti comunali, si segnala un contributo volontario dei genitori versato all'inizio dell'anno scolastico. Inoltre in alcune realtà territoriali esistono comitati di genitori che si adoperano per reperire fondi per l'acquisto di materiale ludico-didattico. Tutte le scuole sono dotate di un laboratorio informatico e di LIM ubicate in ambienti condivisi; ogni plesso possiede una biblioteca. Il servizio di prestito è attivato in tutti i plessi e sono promossi progetti mirati ad incrementare la fruizione di tale servizio. In tutti i plessi sono presenti scale di sicurezza esterne e porte antipanico.
Nonostante ci sia almeno un'aula di informatica in tutti i plessi, diversi PC sono obsoleti. Le LIM sono in numero inferiore alle richieste dei docenti. L'istituto prevede investimenti sulle dotazioni tecnologiche dei singoli plessi.
Gli insegnanti con contratto a tempo indeterminato rappresentano il 73,5%, in media con la percentuale provinciale, regionale e nazionale; inoltre circa l'80% è presente in questo istituto da oltre 5 anni. Questo favorisce la continuità didattica e la riproposizione di progetti collaudati nel tempo. Rispetto alla situazione provinciale, regionale e nazionale, ci sono pochi insegnanti nella fascia di età di inizio carriera e più insegnanti di età tra i 45 e i 54 anni, presupposto per un corpo docente ricco di esperienze da condividere e disposto ad investire ancora energie. Circa metà dei docenti di sostegno dell'istituto comprensivo possiede la specializzazione per il sostegno.
Le caratteristiche socio anagrafiche del personale docente sono le seguenti: la maggior parte ha una tipologia di contratto a tempo indeterminato, è compreso nella fascia d'età 45-54 anni ed opera nell'istituto da oltre 5 anni. Una buona parte dei docenti di sostegno dell'istituto comprensivo è a tempo determinato e questo rappresenta un limite della scuola poichè diventa difficoltoso garantire agli studenti certificati la continuità didattica e una risposta più appropriata ai loro bisogni formativi. Da quest'anno, dopo tre anni di reggenza, l'Istituto ha un Dirigente Scolastico titolare.
La percentuale di studenti ammessi alla classe successiva è superiore alla media nazionale sia nelle classi della scuola primaria sia in quelle della scuola secondaria di primo grado. In tutto l'Istituto la percentuale di alunni che ha abbandonato gli studi in corso d’anno nella scuola secondaria di I grado è pari a zero. Il trasferimento di alunni in entrata e in uscita in corso d’anno è presente in quasi tutte le classi dell’istituto; il fenomeno è evidente soprattutto nelle classi prime della scuola secondaria di I grado, mentre appare in linea alla media nazionale nelle classi II e nullo in classe III. Il numero di studenti diplomato con votazione molto alta (10 e lode) è nella media provinciale e regionale.
La percentuale di alunni diplomati con votazioni alte (9-10) è inferiore alla media provinciale, regionale e nazionale. Gli alunni diplomati con votazione sei sono presenti in percentuale maggiore rispetto alle varie medie. Si rilevano trasferimenti in uscita soprattutto nelle classi prime, ma con una percentuale inferiore alla media nazionale. Gli spostamenti sono dovuti a trasferimenti del nucleo familiare di studenti stranieri nel paese di origine, oppure in paesi che offrono maggiori possibilità occupazionali rispetto all'Italia e a trasferimenti di alunni nomadi.
Gli studenti della scuola portano avanti regolarmente il loro percorso di studi, lo concludono e conseguono risultati soddisfacenti agli esami finali.
3- Con qualche criticita'
La scuola non perde studenti nel passaggio da un anno all'altro, tranne singoli casi giustificati. Si rileva una distribuzione di alunni diplomati per fasce di voto sbilanciata rispetto al valore nazionale nella fascia di voto alta.
Il punteggio medio in ITALIANO è in linea con la media nazionale e regionale in 5^ primaria e in 3^ secondaria. Il punteggio medio in MATEMATICA si allinea alla media nazionale in 5^ primaria e in 3^ secondaria. Il punteggio della scuola nelle prove INVALSI è generalmente in linea con quello di scuole con background socio-economico e culturale simile. In classe quinta primaria, la percentuale di studenti di livello 3 è superiore alla media nazionale sia in italiano che in matematica. La variabilità tra le classi è inferiore alla media nazionale sia in italiano che in matematica. In alcune classi l’indice ESCS è positivo, sia in italiano sia in matematica. L'effetto scuola nelle prove di italiano classe V primaria è pari alla media regionale.
Il punteggio medio in ITALIANO e MATEMATICA risulta sotto le medie in 2^ primaria e sotto le medie provinciale e regionale in classe 3^ secondaria . La percentuale di alunni di livello 1 in classe seconda è superiore rispetto alle medie, mentre quella relativa al livello 5 è inferiore a quella nazionale e regionale sia in italiano che in matematica. In alcune classi 5^ della scuola primaria e nelle classi 3^ della scuola secondaria l’indice ESCS risulta negativo sia in italiano, sia in matematica. L'effetto scuola nelle prove standardizzate della scuola secondaria risulta sotto la media regionale.
Gli studenti della scuola raggiungono livelli di apprendimento soddisfacenti in italiano e matematica in relazione ai livelli di partenza e alle caratteristiche del contesto.
3- Con qualche criticita'
Il punteggio di italiano e matematica della scuola rispetto alle prove INVALSI non e' sempre in linea con quello di scuole con background socio-economico e culturale simile. La variabilità tra classi in italiano e in matematica e' uguale o di poco inferiore a quella media, i punteggi delle classi non si discostano molto dalla media della scuola, anche se ci sono casi di singole classi in italiano e matematica che si discostano in negativo. Nelle classi 3^ secondaria, la quota di studenti collocata nei livelli 1 in italiano e in matematica e' superiore alla media regionale anche se ci sono alcuni anni di corso in cui tale quota è nella media.
L'IC ha elaborato un documento relativo alle competenze chiave di cittadinanza, declinate in abilità, condiviso dai due ordini di scuola. L'IC promuove negli alunni le competenze sociali e civiche (rispetto delle regole, capacita' di creare rapporti positivi con gli altri, costruzione del senso di legalità sviluppo dell'etica della responsabilità e di valori in linea con i principi costituzionali) e le competenze personali legate alla capacità di orientarsi e di agire efficacemente nelle diverse situazioni, basandosi sul documento relativo alle competenze chiave di cittadinanza e sul Patto di Corresponsabilità. L'IC valuta il raggiungimento delle competenze in uscita dalla scuola primaria e secondaria di 1° grado attraverso l'individuazione di indicatori e criteri comuni presenti nella Rubrica delle Competenze e nella Certificazione finale. La certificazione delle competenze al termine della scuola primaria e del primo ciclo di istruzione avviene secondo i modelli nazionali proposti. Come previsto dal piano di miglioramento, l'IC sta attuando un percorso di lavoro sulle competenze e sulla valutazione attraverso la realizzazione di prestazioni autentiche. La scuola si avvale di criteri di valutazione comuni per l'assegnazione del giudizio di comportamento e del giudizio sintetico.
Il percorso relativo alla realizzazione di prestazioni autentiche e alla valutazione di competenze è in evoluzione.
Gli studenti della scuola acquisiscono livelli soddisfacenti nelle competenze sociali e civiche, nell'imparare a imparare, nelle competenze digitali e nello spirito di iniziativa e imprenditorialità.
4-
Il livello delle competenze chiave e di cittadinanza raggiunto dagli studenti e' accettabile; sono presenti alcune situazioni (classi, plessi, ecc.) nelle quali le competenze sociali e civiche sono più sviluppate (collaborazione tra pari, responsabilita' e rispetto delle regole). In generale gli studenti raggiungono una adeguata autonomia nell'organizzazione dello studio e nell'autoregolazione dell'apprendimento, ma alcuni studenti non la raggiungono. La scuola adotta criteri comuni per la valutazione del comportamento e utilizza almeno uno strumento per valutare il raggiungimento delle competenze chiave e di cittadinanza degli studenti.
Secondo i dati Invalsi, gli studenti usciti dalla scuola primaria hanno risultati nella media in italiano nella scuola secondaria di primo grado. Nelle prove INVALSI, i risultati degli studenti usciti dalla scuola primaria al termine del terzo anno di scuola secondaria di I grado sono superiori alla media nazionale sia in italiano che in matematica ed allineati alla regione in italiano. Secondo i dati forniti dalla rete Orione, il 75% circa degli studenti usciti dalla scuola secondaria di I° grado hanno risultati positivi alla scuola secondaria di II°.
I risultati nelle prove INVALSI degli studenti usciti dalla scuola primaria al termine del terzo anno di scuola secondaria di I grado sono inferiori alla media regionale in matematica. Secondo i dati forniti dalla rete Orione, il numero di studenti non ammessi alla classe II della scuola secondaria di I° grado è superiore alla media dell'area geografica di appartenenza.
Gli studenti in uscita dalla scuola hanno successo nei successivi percorsi di studio e di lavoro.
4-
Nel passaggio dalla scuola primaria alla secondaria in generale gli studenti non presentano difficoltà. I risultati degli studenti nel successivo percorso di studio sono nella media.
La scuola propone un curricolo aderente alle esigenze del contesto, progetta attivita' didattiche coerenti con il curricolo, valuta gli studenti utilizzando criteri e strumenti condivisi.
4-
La scuola ha elaborato un proprio curricolo a partire dai documenti ministeriali di riferimento. Sono stati definiti i profili di competenze per le varie discipline e anni di corso. Le attivita' di ampliamento dell'offerta formativa sono inserite nel progetto educativo di scuola. Gli obiettivi e le abilita'/competenze da raggiungere con queste attività sono definiti in modo chiaro. Ci sono referenti per la progettazione didattica e per i dipartimenti disciplinari come pure per la valutazione degli studenti. La progettazione didattica periodica viene effettuata in modo condiviso per ambiti disciplinari e coinvolge un buon numero di docenti di varie discipline e di piu' indirizzi e ordini di scuola. La scuola utilizza prove comuni per la valutazione degli studenti anche se, nella scuola secondaria di primo grado, ciò non avviene in modo sistematico. I docenti fanno riferimento a criteri di valutazione condivisi e definiti a livello di scuola. La progettazione di interventi specifici a seguito della valutazione degli studenti è una pratica frequente.
La scuola cura gli aspetti organizzativi, metodologici e relazionali dell'ambiente di apprendimento.
5- Positiva
L'organizzazione di spazi e tempi risponde alle esigenze di apprendimento degli studenti. Gli spazi laboratoriali, le dotazioni tecnologiche e la biblioteca sono usati dalla maggior parte delle classi, anche se non in tutti i plessi con la stessa frequenza e quantità di opportunità. La scuola incentiva l'utilizzo di modalita' didattiche innovative, anche se limitatamente ad alcuni aspetti o ad alcune discipline o anni di corso. Gli studenti lavorano in gruppi, utilizzano le nuove tecnologie, realizzano ricerche o progetti. Le regole di comportamento sono definite e condivise in modo omogeneo nelle classi. I conflitti sono gestiti con modalità efficaci. La scuola cerca di programmare momenti di confronto tra insegnanti dei diversi ordini di scuola per condividere metodologie didattiche diversificate.
La scuola cura l'inclusione degli studenti con bisogni educativi speciali, valorizza le differenze culturali, adegua l'insegnamento ai bisogni formativi di ciascuno studente attraverso percorsi di recupero e potenziamento.
6-
Nelle attivita' di inclusione sono attivamente coinvolti diversi soggetti (docenti curricolari, di sostegno, referenti di progetto, tutor, famiglie, enti locali, associazioni) compreso il gruppo dei pari. Le attivita' didattiche per gli studenti che necessitano di inclusione sono di buona qualita'. Il raggiungimento degli obiettivi previsti per gli studenti che necessitano di inclusione sono costantemente monitorati per quanto riguarda gli alunni disabili, e a seguito di cio', se necessario, gli interventi vengono rimodulati. La differenziazione dei percorsi didattici in funzione dei bisogni educativi degli studenti e' piuttosto strutturata a livello di scuola. Gli obiettivi educativi sono definiti e sono presenti modalita' di verifica degli esiti, anche se non in tutti i casi. Gli interventi realizzati sono efficaci per un buon numero di studenti destinatari delle azioni di differenziazione. Gli interventi individualizzati nel lavoro d'aula sono piuttosto diffusi a livello di scuola.
La scuola garantisce la continuita' dei percorsi scolastici e cura l'orientamento personale, scolastico e professionale degli studenti.
4-
Le attivita' di continuita' sono ben strutturate. La collaborazione tra i docenti di ordini di scuola diversi e' consolidata. La scuola realizza diverse attivita' finalizzate ad accompagnare gli studenti nel passaggio da un ordine di scuola all'altro. Le attivita' di orientamento sono ben strutturate e coinvolgono anche le famiglie. La scuola realizza percorsi finalizzati alla conoscenza di se' e delle proprie attitudini. Gli studenti dell'ultimo anno e le famiglie, oltre a partecipare alle presentazioni delle diverse scuole, sono coinvolti in attivita' organizzate nelle scuole dell'ordine successivo. La scuola realizza attivita' di orientamento con alcune realta' produttive e professionali del territorio. La scuola monitora i risultati delle proprie azioni di orientamento.
La missione dell’Istituto e gli obiettivi prioritari sono chiaramente definiti nel PTOF d’Istituto recentemente aggiornato recependo le innovazioni intervenute negli ultimi anni ma sempre “in progress” per le innumerevoli sollecitazioni di innovazioni di cui la scuola è partecipe. I documenti che lo attuano (Piano annuale delle attività, Programma annuale, scelta dei progetti di miglioramento dell’offerta formativa, Piano di Miglioramento,…) sono discussi e condivisi negli organi collegiali competenti (Consigli di Intersezione, Interclasse, Classe) e approvati dal Collegio dei Docenti e dal Consiglio di Istituto. Viene attuata la verifica in itinere e finale dei progetti sempre all’interno degli organi collegiali competenti. Possono essere coinvolti nel dialogo, in relazione ad obiettivi specifici, interlocutori dell'Ente Locale e di Reti di scuole per un'azione sinergica. All'inizio dell'anno scolastico, attraverso l'attività di progettazione, vengono delineati i progetti e le attività. In relazione alle specifiche tematiche sono prodotte le schede progetto e vengono valutati: la disponibilità e la specificità delle risorse umane, la fattibilità logistica, l'eventuale copertura economica. In presenza di eventuali esigenze, i referenti presentano proposte di variazione e gli organi competenti ne valutano la fattibilità. L'attività delle commissioni di lavoro viene aggiornata in progress e si conclude normalmente con la realizzazione degli obiettivi. Al termine dell'a.s. i risultati vengono valutati e discussi nelle specifiche sedi. La scuola ha individuato quattro Funzioni Strumentali: Gestione PTOF e Piano di miglioramento, Accoglienza e Orientamento, Sviluppo globale della persona, Scuola Digitale. Le assenze brevi degli insegnanti vengono gestite, normalmente, con le risorse umane presenti nei diversi ordini di scuola. Tra il personale ATA c'è una chiara divisione dei compiti e delle aree di attività. Relativamente ai processi decisionali risultano chiari le responsabilità e i compiti delle diverse componenti della scuola. I Progetti prioritari (prevenzione del disagio- inclusione, educazione alla convivenza civile, bullismo, educazione all'affettività, progetto trasversale d’istituto Promozione alla lettura) risultano progetti sui quali l'istituto da diversi anni investe risorse umane e finanziarie importanti. I progetti nel corso degli anni hanno subito gli opportuni adattamenti al fine di renderli sempre rispondenti ai bisogni di alunni e famiglie.
E' in via di definizione il percorso di rendicontazione sociale dell'attività della scuola.
La scuola definisce la propria missione e la visione, monitora in modo sistematico le attività che svolge, individua ruoli di responsabilita' e compiti per il personale in modo funzionale e utilizza in modo adeguato le risorse economiche.
5- Positiva
La scuola ha definito la missione e le priorita', anche se la loro condivisione con le famiglie e il territorio è da migliorare. La scuola utilizza forme di controllo strategico o monitoraggio dell'azione. E' presente una definizione delle responsabilita' e dei compiti tra le diverse componenti scolastiche. Una buona parte delle risorse economiche e' impiegata per il raggiungimento degli obiettivi prioritari della scuola definiti nel Piano triennale dell'offerta formativa. La maggior parte delle risorse economiche destinate ai progetti sono investite in modo adeguato.
Il numero di docenti coinvolti nella formazione e aggiornamento sulla tematica che l'istituto ha ritenuto prioritaria risulta alto. Questa scelta è il risultato di una condivisione con il Collegio dei docenti. Le esigenze e bisogni formativi dei docenti sono definiti nel Piano di Miglioramento dell'Istituto e inseriti nel PTOF. Le proposte formative seguono metodologie di ricerca –azione e quindi prevedono una ricaduta nella prassi didattica e nello sviluppo di buone pratiche. L'istituto aderisce a proposte di formazione delle Reti e, in qualche caso, ne supporta l'organizzazione. Le competenze del personale sono raccolte nei fascicoli personali. La valorizzazione delle risorse umane, competenze e disponibilità ad incarichi e ruoli specifici (Funzioni Strumentali, referenti di progetto) oltre ad essere auspicata è anche supportata da concrete azioni di supporto riferite alla progettazione e realizzazione dei piani di lavoro individuati.
Le sperimentazioni sollecitate dalle proposte formative non vengono sempre proseguiti da tutti i docenti dell’Istituto; è quindi necessario formare gruppi di lavoro sia tra classi parallele che tra i diversi ordini di scuola per diffondere e condividere l'attivazione di metodologie innovative. Risulta da migliorare la cultura della documentazione dell’attività didattica quale strumento di riflessione sull’agire didattico e traccia della storia dei percorsi attuati.
La scuola valorizza le risorse professionali, promuove percorsi formativi di qualita' e incentiva la collaborazione tra pari.
5- Positiva
La scuola realizza iniziative formative per i docenti. Le proposte formative sono di buona qualita' e rispondono ai bisogni formativi dei docenti. La scuola valorizza il personale tenendo conto, per l'assegnazione di alcuni incarichi, delle competenze possedute. Nella scuola sono presenti gruppi di lavoro composti da insegnanti dei vari ordini di scuola. Sono presenti spazi per la condivisione di materiali didattici, anche se la varieta' e qualita' dei materiali e' da incrementare. Lo scambio e il confronto professionale tra docenti e' presente.
I motivi di partecipazione alle Reti di scuola si riferiscono al miglioramento delle pratiche didattiche ed educative e per fare economia di scala. Le attività svolte prevalentemente dalle Reti riguardano l’Orientamento, l’Inclusione Disabilità, l’Inclusione Stranieri, Gestione di servizi in comune. Le azioni che la scuola fa per coinvolgere i genitori ottengono un medio alto coinvolgimento dei genitori. Il coinvolgimento dei genitori nell’elaborazione di documenti rilevanti per la vita scolastica (Patto di corresponsabilità, Regolamento di Istituto) hanno favorito un clima di confronto e di collaborazione nel rispetto dei rispettivi ruoli e funzioni all’interno della comunità scolastica. I genitori, costituitesi in Comitati, supportano in molti casi, soprattutto alla scuola dell’infanzia e per alcuni specifici progetti (es. Coro d’Istituto) le attività educative e didattiche fornendo anche concreti aiuti economici.
I gruppi di lavoro composti da insegnanti e rappresentanti del territorio possono essere potenziati e le collaborazioni presenti con soggetti esterni possono migliorare la loro ricaduta sull’offerta formativa. Le collaborazioni con l’Università potenzialmente permetterebbero l’apertura a nuovi approcci orientati all’innovazione e al miglioramento promuovendo una maggiore partecipazione a progetti di ricerca e ad attività didattiche. La partecipazione e il coinvolgimento delle famiglie risulta legato a specifici attività e progetti, non soddisfacendo appieno alla sempre più sentita esigenza di una partnership educativa tra scuola e famiglia fondata sulla condivisione dei valori e su una fattiva collaborazione delle parti nel reciproco rispetto delle competenze.
La scuola svolge un ruolo propositivo nella promozione di politiche formative territoriali e coinvolge le famiglie nella definizione dell'offerta formativa e nella vita scolastica.
5- Positiva
La scuola aderisce a Reti del Territorio e attiva collaborazioni con soggetti esterni al fine di migliorare l'offerta formativa. La scuola realizza iniziative rivolte ai genitori e le modalità di coinvolgimento sono da potenziare.
... realizzare nel lungo periodo attraverso l'azione di miglioramento. Le priorita' che la scuola si pone devono necessariamente riguardare gli esiti degli studenti. Si suggerisce di specificare quale delle quattro aree degli Esiti si intenda affrontare (Risultati scolastici, Risultati nelle prove standardizzate nazionali, Competenze chiave europee, Risultati a distanza) e di articolare all'interno quali priorita' si intenda perseguire (es. Diminuzione dell'abbandono scolastico nel primo anno di secondaria di II grado; Riduzione della variabilita' fra le classi; Sviluppo delle competenze sociali degli studenti di secondaria di I grado, ecc.). Si suggerisce di individuare un numero limitato di priorita' (1 o 2 per scuola) selezionandole all’interno di una stessa area o al massimo di due aree degli Esiti degli studenti. I traguardi sono di lungo periodo e riguardano i risultati attesi in relazione alle priorita'. Si tratta di risultati previsti a lungo termine (3 anni). Essi articolano in forma osservabile e/o misurabile i contenuti delle priorita' e rappresentano le mete verso cui la scuola tende nella sua azione di miglioramento. Per ogni priorita' individuata deve essere articolato il relativo traguardo di lungo periodo. Essi pertanto sono riferiti alle aree degli Esiti degli studenti (es. in relazione alla priorita' strategica "Diminuzione dell'abbandono scolastico nel primo anno di secondaria di II grado", il traguardo di lungo periodo puo' essere definito come "Rientrare nella media di abbandoni regionali pari al 4%, e precisamente portare gli abbandoni della scuola al di sotto del 4%"). E' opportuno evidenziare che per la definizione del traguardo che si intende raggiungere non e' sempre necessario indicare una percentuale, ma una tendenza costituita da traguardi di riferimento a cui la scuola mira per migliorare, ovvero alle scuole o alle situazioni con cui e' opportuno confrontarsi
Migliorare gli esiti degli alunni soprattutto in italiano, matematica e lingua inglese a conclusione del primo ciclo di istruzione.
Aumentare la percentuale di alunni diplomati con votazione superiore a sei al termine del primo ciclo di istruzione.
- Ripensare all'organizzazione dei momenti di coordinamento tra gli insegnanti (coordinamento didattico, dipartimento per materie)
- Dare spazio ad iniziative di recupero per gli studenti in gruppi eterogenei.
- Avviare un confronto in orizzontale tra le varie classi.
- Avviare un confronto in verticale tra i vari ordini di scuola rispetto ai risultati delle prove in uscita della scuola primaria e in entrata della classe prima della scuola secondaria di I°
- Promuovere metodologie innovative
- Promuovere attività di recupero e potenziamento valorizzando l'eccellenza degli studenti
- Elaborare prove e comuni criteri di valutazione.
- Somministrare e valutare prove d'ingresso e/o d'uscita elaborate collegialmente.
- Monitorare i risultati ottenuti, a livello di consiglio di classe e di classi parallele, per poter pianificare un piano di lavoro funzionale.
Migliorare i risultati delle prove standardizzate della scuola primaria e secondaria di primo grado.
Diminuire la percentuale di alunni che si collocano nei livelli 1 e 2 nelle prove standardizzate INVALSI.
- Migliorare il coinvolgimento delle famiglie nel processo educativo/formativo.
- Promuovere la formazione docenti su ambiti disciplinari specifici e metodologie innovative.
- Ripensare all'organizzazione dei momenti di coordinamento tra gli insegnanti (coordinamento didattico, dipartimento per materie)
- Dare spazio ad iniziative di recupero per gli studenti in gruppi eterogenei.
- Promuovere una didattica per competenze
- Promuovere metodologie innovative
- Promuovere attività di recupero e potenziamento valorizzando l'eccellenza degli studenti
- Elaborare prove e comuni criteri di valutazione.
- Somministrare e valutare prove d'ingresso e/o d'uscita elaborate collegialmente.
- Monitorare i risultati ottenuti, a livello di consiglio di classe e di classi parallele, per poter pianificare un piano di lavoro funzionale.
Migliorare i risultati delle prove standardizzate della scuola primaria e secondaria di primo grado.
Raggiungere, nelle prove standardizzate, il valore della media regionale nel contesto economico - sociale di riferimento.
- Promuovere la formazione docenti su ambiti disciplinari specifici e metodologie innovative.
- Dare spazio ad iniziative di recupero per gli studenti in gruppi eterogenei.
- Promuovere una didattica per competenze
- Promuovere metodologie innovative
- Promuovere attività di recupero e potenziamento valorizzando l'eccellenza degli studenti
- Elaborare prove e comuni criteri di valutazione.
- Somministrare e valutare prove d'ingresso e/o d'uscita elaborate collegialmente.
- Monitorare i risultati ottenuti, a livello di consiglio di classe e di classi parallele, per poter pianificare un piano di lavoro funzionale.
Sviluppare le competenze chiave e di cittadinanza affinchè ciascun alunno possa gestire consapevolmente la propria formazione personale.
Migliorare il livello base delle competenze: autonomia nell'organizzazione dello studio e nell'autoregolazione dell'apprendimento (Imparare ad imparare).
- Migliorare il coinvolgimento delle famiglie nel processo educativo/formativo.
- Promuovere la formazione docenti su ambiti disciplinari specifici e metodologie innovative.
- Dare spazio ad iniziative di recupero per gli studenti in gruppi eterogenei.
- Promuovere una didattica per competenze
- Avviare un confronto in verticale tra i vari ordini di scuola rispetto ai risultati delle prove in uscita della scuola primaria e in entrata della classe prima della scuola secondaria di I°
- Promuovere metodologie innovative
- Avviare un confronto in verticale tra gli ordini di scuola rispetto agli stili relazionali, educativi e didattici
- Promuovere attività di recupero e potenziamento valorizzando l'eccellenza degli studenti
- Progettare percorsi comuni su competenze trasversali .
Sviluppare le competenze chiave e di cittadinanza affinchè ciascun alunno possa gestire consapevolmente la propria formazione personale.
Migliorare il livello base delle competenze: competenze sociali e civiche e spirito di iniziativa al fine di promuovere la conoscenza di sè, le proprie capacità e attitudini, i punti di forza e di debolezza.
- Migliorare il coinvolgimento delle famiglie nel processo educativo/formativo.
- Promuovere incontri fra docenti dell'Istituto per favorire il confronto su tematiche educative specifiche.
- Avviare un confronto in verticale tra gli ordini di scuola rispetto agli stili relazionali, educativi e didattici
- Rafforzare le modalità di raccordo tra i diversi ordini di scuola per condividere un percorso educativo
- Promuovere attività di recupero e potenziamento valorizzando l'eccellenza degli studenti
- Progettare percorsi comuni su competenze trasversali .
Elaborare prove e comuni criteri di valutazione.
Somministrare e valutare prove d'ingresso e/o d'uscita elaborate collegialmente.
Monitorare i risultati ottenuti, a livello di consiglio di classe e di classi parallele, per poter pianificare un piano di lavoro funzionale.
Progettare percorsi comuni su competenze trasversali .
Promuovere una didattica per competenze
Promuovere metodologie innovative
Avviare un confronto in verticale tra gli ordini di scuola rispetto agli stili relazionali, educativi e didattici
Promuovere attività di recupero e potenziamento valorizzando l'eccellenza degli studenti
Dare spazio ad iniziative di recupero per gli studenti in gruppi eterogenei.
Avviare un confronto in orizzontale tra le varie classi.
Avviare un confronto in verticale tra i vari ordini di scuola rispetto ai risultati delle prove in uscita della scuola primaria e in entrata della classe prima della scuola secondaria di I°
Rafforzare le modalità di raccordo tra i diversi ordini di scuola per condividere un percorso educativo
Ripensare all'organizzazione dei momenti di coordinamento tra gli insegnanti (coordinamento didattico, dipartimento per materie)
Promuovere la formazione docenti su ambiti disciplinari specifici e metodologie innovative.
Promuovere incontri fra docenti dell'Istituto per favorire il confronto su tematiche educative specifiche.
Migliorare il coinvolgimento delle famiglie nel processo educativo/formativo.